Sant' Ivo e san Lazzaro, san Giovanni Battista e sant'Antonio abate

    Scolaio di Giovanni alias Maestro di Borgo alla Collina (Firenze, 1370 ca. - 1434)

    I due pannelli cuspidati mancati della tavola centrale figurano tra le prime opere giunte in Pinacoteca e furono eseguite da Scolaio di Giovanni, uno degli «sventati calligrafi» rimasti impermeabili, tranne per alcune riprese superficiali, alle novità rinascimentali e fedele imitatore dei modi dello Starnina.

    Il trittico era destinato alla cappella di Sant’Ivo, fondata nel 1424 da Antonio di ser Martino Paglia. Il santo bretone, infatti, appare in posizione d’onore, accanto a san Lazzaro.

    La lingua di Scolaio traspare dalle fisionomie un po’ bizzarre dei quattro santi, dal gusto per dettagli ornamentali e nei panneggi abbondanti e fitti di pieghe che ricadono mollemente al suolo.

    Iscrizioni:  S.IVO DI BRETAGNA S. LAZARO S. GIOVANNI S. ANTONIO (nelle predelle)

     

    Periodo

    1420 ca.

    Tecnica e materiali

    tempera su tavola e cornice intagliata e dorata

    Dimensioni

    cm 140 x 55 (ciascun pannello)

    Origine

    Collegiata di Sant’Andrea, cappella di Sant’Ivo

    Piano primo

    Sala dei dipinti del secolo XV