I santi Ansano e Apollonia - l’Arcangelo Raffaele
Maestro di Signa (attivo nel XV secolo)
I due frammenti dovevano far parte di un insieme più complesso, smembrato in epoca imprecisata, destinato al perduto altare di San Raffaele nel transetto destro della chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani. Il Giglioli (1906) li citò per la prima volta ed entrarono a far parte della collezione del Museo nel 1956, dopo un complesso restauro che permise di recuperare l’immagine dell’Arcangelo sotto quella di un santo vescovo, di fattura cinquecentesca, che la copriva interamente.
La vocazione popolare dell’anonimo maestro appare nell’eccessivo e iperbolico decorativismo delle vesti, dai colori assai vivaci, nel ridondante bagaglio di attributi iconografici, come anche nell’arcaismo del prato fiorito. Da notare il vistoso errore prospettico che trasforma in pavimento quello che dovrebbe essere il tramezzo di marmi alle spalle dei santi.