La storia

    Storia del museo

    Museo Civico Paleontologico

     

    Il Museo Civico di Paleontologia è stato istituito nel 1988 dal Comune di Empoli su iniziativa dei soci del Gruppo Paleontologico e Mineralogico Empolese (GPME)

    Allestito nello storico Palazzo Ghibellino in Piazza Farinata degli Uberti, sin dalla sua apertura, ha suscitato la curiosità e l’interesse dei cittadini nei confronti della paleontologia, della geologia e della tutela dell’ambiente. Interesse che si è rafforzato, negli anni successivi, anche grazie al Laboratorio di Educazione Ambientale. Il Laboratorio, istituito nel 1996, rappresenta una valida proposta a supporto delle attività didattico-educative per le scuole di ogni ordine e grado e ha consentito di avviare nuove esperienze in ambito naturalistico-ambientale per la conservazione e la tutela delle emergenze territoriali dell’empolese.

    Inizialmente costituito da un’unica sala, il Museo negli anni è stato ampliato, di pari passo con la disponibilità di risorse e di spazi, sino ad acquisire la connotazione attuale con il percorso che si sviluppa in 5 sale. Il nucleo espositivo originario è rappresentato dalla Sala Ere Geologiche, oggi costituita da 13 pannelli/vetrine dedicati alla comparsa e all’evoluzione della vita sul pianeta Terra dal Paleozoico (circa 570 M.A. fa) ad oggi e dotata di un percorso tattile.
    Nel 1996 fu inaugurata la Sala Scienze della Terra, con 17 vetrine dedicate alla formazione del pianeta Terra, alla sua struttura interna, ai processi esogeni ed endogeni, al ciclo litogenetico e ai principali cicli biogeochimici e al processo di fossilizzazione mentre, nel 1999, il percorso museale si arricchì del diorama che ricostruisce la lotta tra due dinosauri (Velociraptor mongoliensis e Protoceratops andrewsi).

    Infine tra il 2000 e il 2001 è stata riallestita la Sala Evoluzione del bacino dell’Arno e Ominazione, che oggi accoglie 14 pannelli/vetrine dedicati all’evoluzione paleogeografica del bacino dell’Arno con ubicazione dei principali siti preistorici, alla filogenesi umana e alle conquiste culturali delle varie specie di Homo, un diorama che ritrae una scena di caccia all’orso delle caverne da parte di Homo sapiens e uno scheletro fossile di un Ursus spelaeus. La sala è dotata di un percorso tattile.