Crocifissione

    Lorenzo di Bicci (Firenze, 1350 ca. - 1427)

    Si tratta dello scomparto centrale di un polittico realizzato per la cappella della Compagnia della Croce intitolata a sant’Elena, dove Masolino affrescava nel 1424 le Storie della Vera Croce. Ai lati della Crocifissione figuravano un tempo due pannelli raffiguranti i santi Agostino, Nicola, Andrea e Giuliano, oggi perduti. Un documento del 1399 ne permette la datazione e l’attribuzione a Lorenzo di Bicci, rappresentato nella raccolta anche dalla tavola con La Madonna assunta che dona la cintola a san Tommaso. Lorenzo è il capostipite di una fiorente bottega avviata a Firenze negli ultimi decenni del secolo XIV e poi attiva lungo tutto l’arco del Quattrocento ad opera del figlio Bicci e del nipote Neri. Formatosi nel solco della cultura di Andrea Orcagna, caratterizzata da un’interpretazione irrigidita e astratta del modelli giotteschi, Lorenzo si distingue nel panorama artistico per le notevoli qualità tecniche esibite negli ornati e nella lavorazione dei fondi oro, abilità che gli fruttò numerose richieste da parte di committenti pubblici e privati: impegnato nel cantiere dell’Opera del Duomo negli ultimi decenni del secolo, eseguì, intorno al 1380, la tavola per l’Arte dei Vinattieri in Orsanmichele raffigurante San Martino in trono, oggi alla Galleria dell’Accademia.

    Periodo

    1399

    Tecnica e materiali

    tempera su tavola

    Dimensioni

    cm 128 x 68

    Origine

    Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, cappella di Sant’Elena

    Piano primo

    Sala dei dipinti secoli XIV e XV