Madonna in trono fra i santi Anselmo, Domenico, Francesco d’Assisi e Maria Maddalena
Bottega di Benedetto Buglioni
La pala proviene dalla chiesa francescana di Santa Maria a Ripa; fu trasferita al Museo da un magazzino del convento quando ormai da tempo era stata sottratta al culto. I rimaneggiamenti e i danni subiti nel corso del tempo la consegnano alla visione dello spettatore in un assetto molto diverso dall’originale, sul quale doveva distendersi la vivace policromia, consueta per questo tipo di prodotti e tuttora visibile in qualche punto. La composizione doveva essere inserita in una cornice, anch’essa perduta. La scultura è stata nel tempo riferita al Cieco da Gambassi, a Giovanni della Robbia e infine alla bottega dei Buglioni, largamente attiva per la chiesa di Santa Maria a Ripa. Paolucci (1985) ha riscontrato significative tangenze con i gruppi plastici del Sacro Monte di San Vivaldo, per le comuni affinità con la cultura dei Da Maiano e di Giovanni della Robbia. La Giusti ha osservato, a sua volta, un collegamento con una pala di analogo soggetto conservata nella chiesa di Sant’Andrea a Tizzana, datata 1504, anni ai quali sembra appartenere anche il rilievo empolese.