Acquasantiera

    Battista di Donato Benti (notizie 1536 - 1557)

    La datazione dell’oggetto e la sua committenza compaiono nella cartella del basamento, dalla quale si apprende che l’empolese Giovanni di Andrea Zucherini aveva affidato l’esecuzione a Battista di Donato Benti, come documentato anche da carte d’archivio. La struttura dell’acquasantiera riprende modelli attestati nella plastica fiorentina tra la fine del Quattro e la prima metà del Cinquecento, nella bottega di Benedetto da Rovezzano. Sulla base a tronco di piramide, recante agli angoli arpie dalle teste leonine e al centro mascheroni, si eleva il fusto, ornato al centro da festoni retti da bucrani e abitati da uccelli. La conca è intagliata con motivi a baccellatura. Le decorazioni attingono largamente al repertorio classico, reinterpretato con nuova sensibilità sin dal secolo precedente: così, se le arpie si ispirano ancora a modelli di Donatello, i capricciosi mascheroni discendono dal repertorio michelangiolesco della Sagrestia Nuova.

    Una vecchia foto pubblicata da Bucchi (1916) mostra come in origine il piede fosse sorretto da tre bocce marmoree, scomparse in epoca imprecisata.

    Iscrizioni IOHANES.ANDREAE.ALEZANDRI ZUCHERINIUS EMPORIESIS POSUIT. DIE XVI IUNII A.D. M.D.LVII BAPTISTA DONATI DE BETIS FLOR.CUDEBAT

    Periodo

    1557

    Tecnica e materiali

    marmo scolpito

    Dimensioni

    cm 143; cm 100 (diam.)

    Origine

    Collegiata di Sant’Andrea

    Piano terra

    Sala delle sculture