Rilievo

    Memoria sepolcrale

    La lapide è uno dei documenti più antichi sopravvissuti alle numerose trasformazioni e distruzioni subite dalla pieve di Sant’Andrea. Segnava la sepoltura di Tribaldo, esponente della famiglia dei Mangiadori, signora per qualche tempo di San Miniato a Tedesco e in seguito ridotta all’obbedienza dalla Repubblica fiorentina. La lapide si trovava murata alla base del campanile … Continued

    Profilo di santa

    L’ovale marmoreo reca sull’aureola tracce di una doratura in seguito asportata. Mancano attributi per poter identificare la santa raffigurata, il cui profilo, semplice ed elegante a un tempo, si staglia sul fondo neutro in un’espressione idealizzata, come in un medaglione antico. Il rilievo è stato accostato, da Paolucci (1985), a Giovanni Bandini sulla base del … Continued

    Madonna col Bambino, san Giovannino e due angeli

    La composizione deriva da un prototipo di Lorenzo di Credi di inizio Cinquecento. Si tratta di un’invenzione in cui le figure scalate su diversi piani allacciano tra loro un dialogo di gesti e di sguardi di tono intimo e naturalissimo, che può evocare le ricerche di temi dedicati alla Sacra Famiglia e condotte da Leonardo, … Continued

    Eterno Padre benedicente in gloria d’angeli

    Il tondo si trovava in origine nella volta della cappella di San Sebastiano, dove era collocato anche il tabernacolo intitolato al santo eseguito da Antonio Rossellino e Francesco Botticini. Nel sacello empolese, ispirato alla Cappella del Cardinale del Portogallo in San Miniato a Monte a Firenze, i lucenti prodotti della bottega robbiana giocavano un ruolo … Continued

    Cornice

    La bella cornice conteneva un tempo una statua di santa Lucia in terracotta parzialmente invetriata. Il gruppo doveva trovarsi nella cappella intitolata alla santa, di patronato Marchetti, nella chiesa di Santa Maria a Ripa; dopo lo smembramento la scultura fu collocata in una nicchia in pietra a destra dell’altare maggiore dove ancor oggi si trova, … Continued

    Madonna col Bambino e angeli

    Entrata nel museo con il riordino del 1956, è opera seriale di mediocre fattura, databile al tardo XV secolo. Riproduce un prototipo assai popolare nel secolo e diffuso in numerosissime repliche, derivante da Desiderio da Settignano.