Due santi martiri
Sogliani Giovanni Antonio (Firenze, 1492 - 1544)
Questo affresco, dimidiato dai danni bellici, si trova sulla parete d’origine, dove è stato ricollocato dopo lo stacco e il restauro. Nell’opera troviamo quella lingua fatta di parole usuali, concatenate in una sintassi chiara, che va a modellare con evidenza plastica le figure e le cose che, derivata in modo diverso da Andrea del Sarto e da Fra Barolomeo, resterà valida a Firenze per oltre un secolo e mezzo. Una chiarezza piacevole e una monumentalità rasserenante che erano proprie di un’anima «onesta e religiosa molto» come quella di Sogliani.
Recentemente si è proposto di identificare i due martiri nei santi Giovanni Battista e Evangelista, ipotizzando che i due rami di palma, allusivi al martirio, siano un’aggiunta successiva. Il gesto del santo a sinistra richiama in modo evidente quello con cui tante volte è raffigurato il Battista; l’altro santo sorregge in modo altrettanto evidente un volume, probabilmente il Vangelo. Se si accettano tali identificazioni, le due figure acquistano una loro ragion d’essere nel luogo per il quale furono dipinte, il Battistero della Pieve.