La Galleria di Arte Moderna e della Resistenza

    La Galleria di Arte Moderna e della Resistenza

    La storia più recente di Empoli attraverso le opere degli artisti del Novecento

    La Galleria d’Arte Moderna e della Resistenza è momentaneamente collocata al primo piano del Palazzo Comunale di Empoli, distribuita in tre sale.

    Fu istituita dal Consiglio Comunale di Empoli nel 1974 con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sui fatti della Resistenza e per diffondere la conoscenza dell’arte toscana (empolese in particolare) della seconda metà del ‘900.

    L’idea che Empoli potesse dotarsi di un Museo civico, dedicato all’arte contemporanea, costituito da opere di artisti locali e nazionali, risale al 1946 quando, attorno al maestro Nello Alessandrini, nella sala maggiore della Biblioteca Comunale, esposero alcuni pittori sopravvissuti al tragico conflitto mondiale. Fu la prima di una serie di mostre che si tennero in quel luogo così importante per la formazione dei cittadini, frequentato non solo da professori e intellettuali locali, ma anche da cittadini comuni quanto da personalità illustri.

    Dopo numerose proposte, l’atto costitutivo avvenne solo all’inizio degli anni Settanta, come emerge da una lettera indirizzata al Sindaco Mario Assirrelli e al comitato organizzativo delle esposizioni nella sala maggiore della Biblioteca Comunale di Empoli; gli autori della lettera, Virgilio Carmignani e Gino Terreni, si misero a disposizione del Comune per contattare artisti e proporre l’acquisizione donando in seguito, loro stessi, molte delle proprie opere.

    Carmignani, Gemignani e Terreni – il primo deportato IMI, il secondo volontario per la liberazione, il terzo partigiano – narrarono alla città gli orrori della guerra e indicarono con le loro opere le scelte per costruire la pace futura. Il pensiero va ai piccoli ritagli di giornale riportati da Virgilio dai campi di concentramento tedeschi e polacchi, con autoritratti, figure e i ricordi della vita ai confini della vita. Questi disegni sono coevi ad alcuni disegni dipinti da Gemignani al ritorno dai Balcani.

    Dopo la scomparsa di Sineo nel 1973 e di Virgilio nel 1992, con Gino Terreni Empoli fu accompagnata ininterrottamente in questo percorso di conoscenza e partecipazione, a partire da opere come Partenza dei volontari della libertà, del1947.

    La data del ’74 è anticipata dall’istituzione, nell’ottobre del 1968, del premio di pittura avente per tema la Resistenza. Si trattava di un premio a invito, rivolto a una rosa selezionata di artisti emergenti o già affermati sul piano nazionale. Il concorso si concluse con l’acquisizione di quattro dipinti realizzati da Angelo Cagnone, Giuliano Pini, Gianfranco Pogni e Lorenzo Tornabuoni, oltre a due disegni, uno di Pietro Leddi e l’altro di Sirio Midollini.

    Le acquisizioni della GAM, fin dall’anno della sua costituzione, furono volte soprattutto a formare un prezioso nucleo di opere di pittori empolesi capaci di narrare alla future generazioni un passato epico di ideali umanistici e sociali, la memoria di un passato doloroso, ma anche valori artistici e stilistici di alto livello qualitativo. Ecco che, accanto ai paesaggi di Nello Alessandrini, personalità di spicco che aveva avviato molti giovani all’arte, a quelli dell’allievo Cafiero Tuti, la GAM si è arricchita di opere di Carmignani, Maestrelli, dei due Alessandrini, di Dante Vincelle.

    Una volta stabilite le finalità della Galleria giunsero, nel tempo donazioni rilevanti, opere di empolesi ma non solo, come i dipinti di Breddo, Primo Conti, Quinto Martini.

    Quando

    Dal martedì al venerdì, ore 10.00 - 17.00
    sabato, ore 10.00 - 13.00

    Dove

    Via G. del Papa, 41
    Palazzo Comunale, 2° Piano

    Prezzo

    ingresso gratuito

    Informazioni

    L'orario di apertura può variare in caso una o più sale siano occupate per impegni istituzionali. Informazioni e prenotazioni: tel 0571 757920